Argomento del corso: Lineamenti di architettura medievale tra arte e tecnica

Conoscenze e abilità da acquisire
Gli studenti acquisiranno la nomenclatura e le nozioni tecniche specifiche per riuscire a effettuare in autonomia la lettura spaziale degli episodi più significativi dell’architettura religiosa in Italia tra IV e XIV secolo. L’osservazione diretta di alcune architetture significative della regione (attraverso i sopralluoghi) mira anche all’affinamento degli strumenti critici di lettura spaziale dei manufatti architettonici.

Modalità di esame/Criteri di valutazione
L’esame consisterà in un colloquio, con tre domande, una di argomento generale (temi e caratteri delle diverse correnti artistiche) e due specifiche (su opere architettoniche). Per poter argomentare con maggiore semplicità, lo studente potrà avvalersi del supporto di materiali iconografici (piante sezioni, prospetti e fotografie delle architetture approfondite).

Contenuti
Il corso mira a delineare un quadro sintetico dell’architettura medievale in Italia tra IV e XIV rileggendone i caratteri attraverso la lente del rapporto tra arte e tecnica. Geograficamente si fa riferimento agli episodi più significativi della penisola italiana messi a confronto col panorama europeo. Particolare attenzione è riservata all’architettura campana, che potrà essere approfondita direttamente attraverso sopralluoghi ai siti più rilevanti, in particolar modo della Terra di Lavoro.

Eventuali indicazioni sui materiali di studio
I libri consigliati sono disponibili presso la biblioteca del Dipartimento. Le immagini proiettate in power point durante il corso e le letture integrative sono consultabili in pdf e scaricabili dal sito http://unina2.academia.edu/MariaGabriellaPezone  (la password di protezione sarà comunicata durante il corso).

Attività di apprendimento previste e metodologie di insegnamento
Lezioni frontali con power point; esercitazioni; sopralluoghi, partecipazione a convegni e conferenze.

Testi di riferimento
_Selezione da O. CIRILLO, Dalla dissoluzione del linguaggio classico alla ‘renovatio’ carolingia e ottoniana, vol. II della collana Architettura in Italia Storia, temi e caratteri a cura di Alfonso Gambardella, ESI, Napoli 2000:  pp. 20-28 (caratteri e temi  dell’architettura tardo antica); pp. 61-82 (caratteri e temi dell’architettura paleocristiana); pp. 240-250 (caratteri e temi dell’architettura carolingia); pp. 285-293 (cappella palatina di Aquisgrana).
_Selezione da R. KRAUTHEIMER, Architettura paleocristiana e bizantina, Torino 1986: Architettura costantiniana: pp. 7-22 (architettura della prima cristianità); pp. 44-46 (S. Giovanni in Laterano); pp. 48-57
(S. Pietro in Vaticano); pp. 66-68 (S. Costanza);  Architettura post costantiniana: pp. 88-94 (a Milano); pp. 97-101 (a Roma); Architettura del V secolo: pp. 197-201 (a Roma); pp. 209-213 (a Ravenna); pp. 221-234 (Italia meridionale); Architettura bizantina: pp. 239-240 (S. Sofia); pp. 251-255 (SS. Sergio e Bacco); pp. 262-264 (S. Vitale a Ravenna).
_ M. G. PEZONE, Dal sincretismo romanico al verticalismo gotico, vol. III della collana Architettura in Italia Storia, temi e caratteri a cura di Alfonso Gambardella, ESI, Napoli 2000 (escluse le pp. 51-58; 84-88; 166-199 e pp. 275-325)

Modalità di frequenza:
La frequenza è vivamente consigliata. Per i non frequentanti (partecipazione inferiore alll’80 % delle lezioni) è previsto in aggiunta lo studio delle pagine del libro di testo escluse per i corsisti (M. G. Pezone, Dal sincretismo romanico al verticalismo gotico, vol. III della collana Architettura in Italia Storia, temi e caratteri a cura di Alfonso Gambardella, ESI, Napoli 2000, pp. 51-58; 84-88; 166-199 e pp. 275-325).